Sei di fretta? Vai subito al sodo!
Quanto è importante calcolare le calorie che ingeriamo?
Ci hanno educato a soffermarci sulle calorie, senza prestare attenzione agli altri nutrienti contenuti negli alimenti che consumiamo abitualmente.
Ma sai cos’è e come viene misurata una caloria?
All’interno dell’articolo risponderò alla domanda “quante calorie ci sono in una pinsa”.
Mi chiamo Claudia Conti, e sono una biologa nutrizionista. Da anni lotto contro l’idea che non esistano cibi “buoni” e cibi “cattivi”, oppure cibi da evitare perché “troppo calorici”.
Cos’è una caloria?
La caloria è l’energia che occorre per aumentare di 1°C (da 14,5° a 15,5°C) 1kg d’acqua. Per cui quello che viene fatto per calcolare le calorie presenti negli alimenti, è riporre l’alimento in un “fornetto”, e vedere quanto calore sprigiona.
E, purtroppo o per fortuna, il nostro organismo non funziona esattamente come un fornetto, anzi!
Le calorie vengono convertite in energia “biochimica”, attraverso vari passaggi (e ognuno di questi passaggi “costa” un po’ di energia all’organismo), per cui non è corretto dare la massima importanza al contenuto calorico, senza approfondire la lettura dell’etichetta e degli altri valori nutrizionali.
Ovviamente, in caso di dieta dimagrante, occorre fare un “deficit calorico”, per dimagrire, ma attenzione a non tagliare anche la qualità delle calorie che ingerisci, altrimenti assisterai ad un graduale “deperimento”, invece che ad un “dimagrimento”.
Parliamo di fabbisogno nutrizionale medio.
L’individuo medio deve introdurre in una giornata circa 2000 k calorie: che decida di introdurre 2000 kcal di patatine fritte, oppure 2000 kcal di pollo arrosto, oppure 2000 kcal di olio, oppure 2000 kcal di pinsa, non cambierà alcunché nella funzionalità del suo organismo?
Credi anche tu che la qualità di quello che introduci con l’alimentazione possa fare la differenza nel tuo stato di salute e benessere generale, a prescindere da quante calorie stai consumando?
Introduciamo tra le 40 e le 60 tonnellate di cibo durante il corso della vita, per cui è davvero importante avere una buona educazione alimentare per stare bene ed in salute.
Pensa a cosa succederebbe se mettessi la benzina sbagliata nella tua macchina…
Come fare a capire se un prodotto é di qualità?
Inizia leggendo gli ingredienti:
“Farina di frumento tipo 0, acqua, crusca di grano tenero tostato e cruschello di grano tenero tostato (3,6%), farina di riso, farina di soia, semola di riso, pasta madre essiccata di frumento, olio extra vergine di oliva, sale iodato 1,1% (sale, iodato di potassio 0,007%), germe di grano tostato 0,6%, grani di segale, semi di lino scuro, semi di girasole, semi di lino giallo, grani di frumento, lievito di birra essiccato.”
Questi sono gli ingredienti della pinsa frigo INTEGRALE. Vedi qualche ingrediente che non conosci? Qualche additivo particolar, o qualche “E…” che non ti convince?
Se hai risposto NO alle domande, allora puoi stare tranquillo che il prodotto che stai acquistando è un prodotto di qualità, senza additivi né conservanti.
Questi sono gli ingredienti della pinsa frigo CLASSICA:
Farina di frumento tipo “0”, acqua, farina di riso, farina di soia, semola di riso, pasta madre essiccata di frumento, olio extra vergine di oliva, sale iodato 1,1% (sale, iodato di potassio 0,007%), lievito di birra essiccato.
Entrambi i prodotti sono di qualità e senza additivi né conservanti, puoi sceglierla sulla base del tuo gusto personale.
Ora torniamo alle calorie.
Quante calorie ci sono in una pinsa?
Le calorie di una pinsa intera possono sembrare tante, ma solo se non vengono ben bilanciate rispetto agli altri alimenti che consumi durante la giornata, o durante la settimana.
Il primo consiglio che ti do è di fare attenzione ai condimenti e alle bevande con cui accompagni la pinsa.
Facciamo l’esempio della pinsa integrale:
La pinsa integrale ha 205 kcal per 100g di prodotto, addirittura meno di quelle del pane integrale! Per cui se ami la pinsa (che sia integrale o classica) e vuoi consumarla più spesso, ti basterà sostituirla al corrispondente quantitativo di pane che mangi quotidianamente.
Procediamo con i calcoli: una pinsa intera integrale (230 grammi) contiene circa 470 kcal, alle quali devi aggiungere il condimento e le bevande.
Lo sai che una coca piccola (da 33cc) ha 140 kcal?
Messa a confronto con le calorie della pinsa, una coca equivale a poco meno di 100g di pinsa, con la differenza che qualsiasi bevanda non ha potere saziante, ed i carboidrati in essa contenuti sono zuccheri semplici, invece che amidi complessi, che saziano di più, per un lasso temporale più lungo.
La pinsa classica contiene 226 kcal, meno fibre (1,8 g) rispetto a quelle contenute nella pinsa integrale (3,5g). Le fibre generalmente contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà del pasto, per cui, se una pinsa non ti sazia, puoi provare la versione integrale, oppure mangiare una porzione di verdure crude come antipasto.
A livello calorico e nutrizionale, la pinsa integrale e quella classica sono comparabili.
Quanti carboidrati ha la pinsa romana?
Nella pinsa classica ci sono più carboidrati (44,4 grammi contro i 37 grammi di quella integrale), e meno grassi (1,8 grammi della classica e 2,5 grammi di quella integrale) poiché tra gli ingredienti di quella integrale ci sono semi di lino e di girasole che apportano grassi insaturi (“buoni”).
Per quanto riguarda il quantitativo di sale, in 100 grammi di pinsa si trova 1 grammo di sale, in una pinsa intera circa 2,3. Al giorno, possiamo consumarne tranquillamente 3-4 grammi, per cui se bilanciamo bene gli altri condimenti (limitando gli alimenti conservati e/o salati) e gli altri pasti, riusciamo a non esagerare con il sale.
Come condire la pinsa?
Come condimento, puoi sbizzarrirti con gli ingredienti che più ti piacciono, senza preoccuparti eccessivamente delle calorie contenute in una pinsa.
Per “completare” la pinsa a livello nutrizionale, consiglio sempre di aggiungere una fonte proteica (tra carne, pesce, uova, formaggi o legumi) a scelta: non è necessario togliere la mozzarella per rendere la pinsa meno calorica o meno grassa. Togliere la mozzarella, invece, equivale a togliere la fonte di proteine che va a completare a livello nutrizionale il piatto, se al suo posto aggiungi solo le verdure grigliate, ad esempio.
Se non vuoi esagerare con i grassi, o migliorare la digeribilità, puoi preferire la mozzarella di bufala alla mozzarella vaccina: la prima è più digeribile, e solitamente come quantitativo ne viene utilizzata meno.
Un altro modo per ottimizzare le calorie di una pinsa farcita con una fonte proteica può essere quello di sostituire la salsiccia con un affettato più magro (prosciutto crudo, cotto o speck ad esempio): 100g di salsiccia apportano circa 300-350 kcal e 22 grammi di grassi; 100g di prosciutto crudo invece sono 220-250 kcal e 15 grammi di grassi.
Basta poco, quindi, per ridurre l’impatto calorico di una pinsa.
Altri esempi di pinsa ben bilanciata possono essere: tonno e cipolla, stracchino e rucola, prosciutto e funghi, prosciutto crudo rucola e parmigiano, quattro stagioni, speck funghi e gorgonzola e frutti di mare.
La pinsa ha un quantitativo di carboidrati complessi molto rappresentato, essendo un lievitato a base di farina, per cui se sei abituato a mangiare più di una pinsa intera a settimana, puoi cercare di limitare i carboidrati complessi degli altri pasti principali che fai durante la giornata (colazione o pranzo o entrambi), se stai seguendo una dieta dimagrante.
Ad esempio, se mangi una pinsa a pranzo, limitati a consumare un secondo con contorno di verdure per cena, o viceversa, se sai già che per cena cucinerai una pinsa, puoi scegliere un secondo con contorno di verdure a pranzo.
Ora non mi resta che augurarti di goderti la tua pinsa preferita in piena libertà.
Buona pinsa a tutti!