Differenza tra pizza e pinsa: origini, storia e caratteristiche

Sei di fretta? Vai subito al sodo!

A prima vista possono sembrare simili, ma la pinsa e la pizza sono basi molto diverse tra loro, e non solo per la forma e per il nome.

La pizza la conosciamo tutti, è un simbolo dell’italianità che non ha bisogno di spiegazioni. La pinsa, invece, è la sua cugina più moderna e gourmet. Un panificato leggero e gustosissimo, molto conosciuto nella Capitale, che troviamo sempre più spesso sulle nostre tavole. 

Spesso confuse, a volte accomunate, quasi mai differenziate, la pinsa presenta delle caratteristiche uniche, che la rendono un’alternativa alla pizza più leggera e croccante.

In questo articolo scoprirai la differenza tra pizza e pinsa, con uno sguardo alla storia, agli ingredienti, alla lavorazione, fino ai condimenti più utilizzati.

Pinsa vs Pizza: partiamo dalle origini

Non servono molte parole per descrivere la pizza, il piatto che più rappresenta l’Italia nel mondo. La storia racconta che sia stata inventata a Napoli in occasione della visita regina Margherita di Savoia.

Se la pizza ha una storia conosciuta, quella della pinsa è più incerta. Pare che fosse un panificato croccante cotto su pietra preparato dai contadini romani. Inoltre il nome sembra che il nome derivi dal verbo latino “pinsere“, che si traduce con “schiacciare”, e spiega perfettamente la forma.

Per certo si sa che è un cibo tipico della Capitale e la si può trovare in molti panifici, spesso abbinata ad ingredienti della tradizione come la mortadella.

Nonostante le origini poco conosciute, la pinsa è riuscita a conquistare la bocca di tutti con il suo gusto e la sua consistenza unica.

Differenza tra pizza e pinsa

Ora che conosci le possibili origini della pinsa, possiamo parlare delle differenze con la pizza. E no, non si tratta solo della forma, ma anche degli ingredienti, dell’impasto e della lavorazione.

Ingredienti e impasto

La prima differenza che salta subito all’occhio è il tipo di impasto.

La pizza tradizionale è preparata con farina di grano tenero (tipo 00), acqua, lievito, sale e olio extravergine di oliva. Il risultato, dopo un riposo di circa 24 ore, è una base soffice e ben lievitata, pronta da stendere e da farcire a piacere.

A differenza della pizza, l’impasto della pinsa romana è preparato con un mix di tre farine (frumento, riso e soia) per le specifiche caratteristiche. Il frumento permette di ottenere un impasto lievitato e proteico. Il riso aiuta a fissare l’acqua e ottenere una consistenza morbida.  Mentre la soia rende la base croccante senza l’uso di grassi animali. A questa miscela di farine vengono aggiunti pasta madre, olio extravergine di oliva, sale e un’alta percentuale di acqua.

Preparazione: Pinsa vs Pizza

Non solo gli ingredienti, ma anche la lavorazione è differente.

L’impasto della pizza, dopo una lievitazione di circa 24 ore, viene steso, farcito e cotto a temperatura elevata per pochi minuti. Invece quello della pinsa, una volta completato il processo di maturazione di 24 ore, viene lavorato per creare la tipica forma ovale. La forma ovale non è una semplice estetica, ma è una caratteristica funzionale al risultato finale. Infatti rispetto alla pizza, che è rotonda, la forma ovale permette di far uscire l’umidità durante la fase di cottura, rendendo l’impasto alveolato, croccante fuori e morbido dentro.

Differenza tra pizza e pinsa

Condimenti e ricette

La pizza è il piatto perfetto da gustare in compagnia, per un pranzo o una cena anche dell’ultimo minuto. Essendo un cibo dalla tradizione consolidata, anche nei condimenti, spesso il pomodoro e la mozzarella sono ingredienti che accomunano tutte le ricette.

Se vuoi portare qualcosa di nuovo in tavola, la pinsa è la scelta perfetta. Grazie alle sue caratteristiche, la pinsa è la base perfetta per preparare numerose ricette, dalle più classiche alle più nuove, sia dolci che salate. Senza dimenticare le opzioni vegetariane e vegane. Un parola che descrive la pinsa? Versatilità, e per dimostrarlo abbiamo selezionato alcune ricette gustose e facili da preparare.

  • Pinsa con ricotta, primo sale e carote di Polignano glassate: una ricetta vegetariana, preparata con ingredienti semplici e dal sapore ricercato. Ti basterà stendere uno strato di ricotta sulla base della pinsa, aggiungere le carote glassate, il primo sale e cuocere in forno per 5 minuti in forno.
  • Pinsa con stracciatella, alici piccanti, pomodorini gialli: una combinazione perfetta per un aperitivo veloce e fresco. La preparazione è semplicissima: versa un filo d’olio sulla pinsa e cuoci in forno qualche minuto. Quando la base è pronta aggiungi a crudo la stracciatella, le alici, i pomodorini e il gioco è fatto!
  • Pinsa con Crema di Nocciole, Fragole e Scaglie di Cocco: hai bisogno di una merenda veloce da preparare, allora questa ricetta fa al caso tuo. Cuoci la pinsa in forno qualche minuto, una volta pronta spalma la crema di nocciole, le fragole e le scaglie di cocco. Farà impazzire tutti!

La pinsa è più leggera della pizza?

Oltre agli ingredienti e al processo di lavorazione, che altra differenza c’è tra la pizza e la pinsa? La leggerezza dell’impasto. Non è solo una questione di percezione: la pinsa è realmente più leggera e digeribile per diversi motivi:

  • L’alta percentuale di acqua (circa l’80%) rende l’impasto meno denso e più soffice.
  • La pasta madre, unita alla lunga lievitazione di almeno 24 ore, permettono di ottenere un impasto ben alveolato e facilmente digeribile.
  • Rispetto alla pizza, che è preparata solo con farina di frumento, la miscela di farine di frumento, riso e soia permette di ottenere un impasto unico nel suo genere, croccante fuori e morbido dentro, senza l’uso di grassi animali.

Queste caratteristiche rendono la pinsa la scelta ideale per chi cerca un’alternativa alla pizza, senza rinunciare al gusto.

Differenza tra pinsa, focaccia e scrocchiarella

Si dice pinsa o pinza? Non era pinsa o pizza? E che differenza c’è tra pinsa e focaccia? Queste sono solo alcune delle domande più comuni. Di certo sappiamo che la pinsa è unica, per il gusto e per la consistenza inimitabile. 

Anche se possono sembrare simili, pinsa, focaccia e scrocchiarella sono panificati molto diversi tra loro. Vediamo alcune caratteristiche che le contraddistinguono.

La differenza tra pinsa e focaccia è tutta nell’impasto. Il panificato della tradizione ligure viene preparato con farina di frumento e lasciato lievitare per un tempo più breve, dalle 6 alle 12 ore. Il risultato è una base dalla consistenza rustica, soffice e compatta.

La scrocchiarella è un panificato tipico della cucina romana, preparata con farina di frumento, alta percentuale acqua e una lunga lievitazione. Allora qual è la differenza tra pinsa e scrocchiarella, oltre alla farina? La cottura. Per rispondere alla domanda, sarebbe meglio chiedere qual è la differenza tra pinsa e pizza in teglia. Infatti la scrocchiarella è una pizza cotta in teglia, dalla consistenza croccante e sottile. Ed è da questa caratteristica che il nome deriva il nome: proprio dal suono “scrocchiante” che fa quando si spezza.